Un ‘branchetto’, questo è ciò che ci sentiamo ora, Ma com’è cominciata? All’incirca dieci anni fa entrai in un maneggio con la curiosità di vedere com’era quel mondo che mi affascinava, ma non avevo mai avuto occasione neppure di sfiorare; un passatempo estivo, per stare all’aria aperta, praticare sport. Dopo poche lezioni la notizia di un trasferimento nell’aria e già qualcuno interessato e te. Bisognava prendere una decisione in fretta e, chissà perché, pensai che non potevo lasciarti andare via. Sicuramente fu un azzardo, ma ci sono giorni in cui bisogna osare.. – Non ero mai andata a cavallo prima (il mio mondo era Ia musica), avevo una certa età e non sapevo quanto sarei stata in grado di imparare da un punto di vista equestre, ma certamente ero cosciente dell’impegno che andavo a prendere e non mi spaventava. Anzi, in realtà era proprio questo ciò che volevo: non un’ora di lezione, ma una scelta di vita. Forte di questo, inconsciamente forse pensai che le mie buone intenzioni ed il mio desiderio di imparare sarebbero stati sufficienti; ma non fu così. Non nascondo che ne seguirono tristezza e frustrazione. Io ero totalmente inesperta. senza leadership ed a tratti impaurita. Allora perché scegliesti me? Tu eri difficile, arrabbiata, con un pessimo giudizio sugli umani. Perché allora scelsi te? Chissà, e forse il mio essere priva di conoscenze e di esperienza fu la nostra fortuna- Dovemmo per forza cercare un modo per comunicare, perché senza imboccatura (e quella che portavi quando ti abbiamo conosciuta era severa) eri una ‘leonessa’, perciò tutto quello che era reazione o anche semplicemente prendersi cura di te, era un problema o ci era precluso. E così ecco il primo corso di natural horsemanship. .. Dei corsi che sono poi seguiti ho immagini bellissime, del primo ho impresso nella mente il ricordo dello sforzo che mi costò mettermi in gioco davanti a tanti umani, tutti molto più esperti di me. ma soprattutto della fatica di stare in campo per tutto quel tempo con te. Due giorni fa-ti-co-sis-si-mi! ! ! Non avevi né rispetto né fiducia, eri ‘contro’ e mi mettevi paura. Due giorni lunghissimi, ma, a pensarci bene, due giorni, soltanto due, sono stati sufficienti a mostrarci una nuova prospettiva; per noi credo I’unica. Ci è voluto del tempo, ma con il desiderio di poter fare cose con te, (possibilmente in sicurezza!) da un lato, e la Ci è voluto del tempo, ma con il desiderio di poter fare cose con te, (possibilmente in sicurezza!) da un lato, e la comprensione di come pensano i cavalli dall’altro, costruivamo, mattoncino su mattoncino, il nostro rapporto. E mentre questo accadeva, tu, che eri quella che metteva alla prova, che invadeva pesantemente lo spazio, che sfidava sempre, cominciavi a mostrare una leggerezza e una capacità di ascolto inaspettate. Sono convinta che abbia cambiato la tua idea perché sentivi che ero lì per te, il che equivaleva al tempo stesso a fare qualcosa di bello per me. ..All’inizio ho detto che non bastava la mia buona volontà, ora dico che l’atteggiamento ha fatto la differenza, ma non è una contraddizione, è il cerchio che si chiude. In mezzo il tempo passato insieme e parecchi corsi. Certo stare in quel contesto faceva bene anche a te, ma posso ben dire che ero io ad avere il bisogno di imparare, trovare risposte alle mie tante domande, apprendere le tecniche, ed anche di credere in me stessa, credere che, a dispetto del mio partire da zero, sarei stata in grado di farcela. Il lavoro era su di me, ero io che, ancora una volta, dovevo osare. grazie ai corsi che insegnano i princìpi a cui fare riferimento e che mettono le basi per fiducia e rispetto in senso reciproco, in seguito anche a casa, da sole, abbiamo potuto progredire e quindi condividere poi tante esperienze diverse e gratificanti. Ho imparato tante cose (tu le sapevi già fare. ..) ma alla fine si tratta di tante sfaccettature di un unico desiderio: semplicemente. .. stare insieme. Sono passati quasi 10 anni, e tu sei entrata nei 27- Nei primi anni ti abbiamo visto diventare sempre più bella, come se le lancette dell’orologio andassero all’indietro! Ora certo sei una signora in età, ma sempre fiera nell’atteggiamento, con un gran ì carattere, e sempre pronta a ‘spostare’ tutti. Tu ed io: un branchetto, compagne di strada, balsamo alle ferite.. . Due signore in età, come si diceva, e so che un giorno ci dovremo separare; ma mi piace pensare che ci ritroveremo. Non so se ci riconosceremo, ma sono convinta che, ancora una volta, noi due ci sceglieremo.
di Antonella di Pasquale